Giro d’Italia 2018, Froome: “Lo Zoncolan è una delle salite più dure che ho mai fatto nella mia carriera”

Le strade di Chris Froome e del Giro d’Italia si tornano ad incrociare. Dopo otto anni dalla partecipazione alla Corsa Rosa il keniano bianco ha infatti deciso di tornare al via della Corsa Rosa. Ambizioni però completamente diverse rispetto a quelle del passato visto che nel 2010 il britannico era alle sue prime corse fra i professionisti, mentre ora è uno dei grandi favoriti per la vittoria della classifica generale finale. Il sogno per lo scalatore della Sky è quello di salire sul gradino più alto del podio finale, centrando così la sua terza vittoria consecutiva in un Grande Giro dopo i successi al Tour de France e alla Vuelta a España l’anno scorso.

Come ti senti?
Bene, sono molto emozionato di iniziare questo Giro. Sono pronto e ho una squadra fantastica al mio fianco. Siamo tranquilli qui in Israele e pronti per la partenza della corsa.

La prima prova della corsa sarà una cronometro. Potrebbe esser favorevole a te?
Vediamo cosa succederà durante questi tre giorni in Israele. Già nella prima tappa qui in Israele potrebbe iniziare la lotta per la maglia rosa, visto che è una prova in cui il vento potrebbe esser un fattore.

Saresti soddisfatto con altro che non sia la maglia rosa dopo la prima tappa?
Sicuramente (ride, ndr). Non bisogna dimenticare che qui c’è il campione del Mondo a crono, quindi sarà lui il favorito della prima tappa di venerdì. Ovviamente, poi tutto può succedere in una tappa, ma siamo consapevoli che le tappe sono tante e bisogna stare attenti ogni giorno.

Pensi che il momento più duro sarà il Colle delle Finestre?
Penso che lo Zoncolan sia una delle salite più dure che ho mai fatto nella mia carriera, inoltre è all’arrivo. Il Colle delle Finestre invece sarà presto nella tappa, quindi, anche se è durissimo, penso non sarà così decisivio come lo Zoncolan.

È stato difficile per te concentrarti sul Giro?
Sicuramente per me è stato un approccio molto diverso quest’anno. Ma non è male perché mi ha permesso di avere nuove motivazioni, cambiando programma. Ho corso di più per essere pronto prima nella stagione rispetto a quando corro solo il Tour e mi è piaciuto. Ci sono stati molti cambiamenti, ma nel complesso ne sono felice.

In questi mesi spesso ti sono state fatte domande sul salbutamolo, come fai a restare così forte e calmo con tutto quello che sta succedendo?
Se avessi qualcosa da nascondere o dovessi preccuparmi di qualcosa sarei sicuramente più nervoso. Sono tranquillo con quanto succede, so che è solo questione di tempo prima che tutto si risolva per il meglio.

È cambiato il Giro d’Italia per te dalla tua ultima partecipazione?
Sicuramente. Questa è la prima volta che vengo per vincere il Giro d’Italia. Sono molto contento di esser al via. Dopo l’anno scorso in cui ho vinto Tour e Vuelta esser al via del Giro è stata la decisione giusta da prendere.

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